Nome dell’itinerario: Via della Lana e della Seta
Punto di partenza: Bologna Centro
Punto di arrivo: Prato Centro
Lunghezza totale: 130 km
Dislivello totale: 9.000 metri totali
Durata: 6 giorni a piedi, 3 giorni in bici
La via della Lana e della Seta è un percorso che collega il centro di Bologna a Prato. Si snoda attraverso tutto l’Appennino bolognese per un totale di circa 130 chilometri, dei quali 70 nei Colli Bolognesi. Nonostante la lunghezza, è un percorso alla portata di tutti se affrontato con la giusta organizzazione.
Ecco quindi una guida completa con le informazioni da sapere per percorrerla a piedi o in bici, con tappe e consigli utili.
La via della Lana e della Seta: la storia dell’itinerario
Le origini di questo percorso sono antichissime. La via della Lana e della Seta è infatti un itinerario che ripercorre un’ex via commerciale molto battuta negli scorsi secoli.
Già nel 1500 i mercanti utilizzavano la via per concludere importanti affari fra le città di Bologna, in Emilia Romagna, e Prato in toscana.
Il capoluogo bolognese era noto per la produzione di seta di altissima qualità grazie ai contatti con l’Adriatico e l’Oriente. Prato, invece, vantava una lunga esperienza nel campo della lavorazione della lana. Già nel 1100 la città toscana ospitava il Cavalciotto, un sistema idraulico che consentiva di far lavorare i telai con la forza dell’acqua.
È proprio dal collegamento commerciale fra queste due città che l’itinerario si sviluppò. Finì in disuso solamente dopo anni, quando venne sostituito dalla costruzione delle moderne strade. Tuttavia la sua importanza non è stata dimenticata: oggi la via viene ancora percorsa da appassionati di escursionismo provenienti da tutta Italia.
Foto di Annalisa Riboldi (instagram)
La via della Lana e della Seta: le informazioni da sapere prima di partire
Come abbiamo già detto, questo è un itinerario che chiunque può percorrere. Non serve essere degli escursionisti esperti per portare a termine il percorso, ma è bene sapere che l’impresa comporterà comunque un certo sforzo fisico.
L’itinerario è classificato con il grado di difficoltà E (escursionista) e presenta diversi dislivelli, dato che passa lungo l’Appennino bolognese. La durata ideale per completare il percorso è di 6 giorni a piedi e 3 in bici. Nonostante ciò i tempi possono essere adattati in base al proprio livello di allenamento, diminuendo o allungandone la durata.
Il sentiero passa attraverso località abitate e fornite di tutti i servizi: pertanto, se ne aveste bisogno, troverete sempre dei punti dove fermarvi per riposare, mangiare o chiedere informazioni. Nel caso in cui dovessero incorrere in particolari necessità, sono presenti anche diverse stazioni ferroviere o fermate dell’autobus, tutte con collegamenti per Bologna o Prato.
Quando mettersi in viaggio?
Il periodo migliore per percorre la via della Lana e della Seta è la primavera, sia per il clima che per i paesaggi. Anche i mesi autunnali sono molto consigliati, seppur siano da evitare novembre inoltrato e l’inizio di dicembre, quando le temperature iniziano a essere molto fredde.
Gli escursionisti più temerari possono comunque provare l’esperienza di percorrere l’itinerario in inverno, calcolando bene i tempi in base alle ore di luce e valutando la possibile presenza di neve.
Cosa mettere nello zaino: la lista delle cose essenziali da portare con sé
La preparazione dello zaino è una fase che richiede una certa attenzione. Bisogna infatti assicurarsi di avere sulle spalle tutto l’essenziale, senza tuttavia esagerare con il peso.
L’ideale è avere uno zaino che non superi gli 8/9 chili, in modo da non affaticarvi troppo.
Per aiutarvi a organizzarvi al meglio, vi lasciamo una lista che vi aiuterà nella preparazione del vostro zaino. Fra le cose da portare con voi non possono mancare:
- Cambi di vestiti: magliette e pantaloni, possibilmente in tessuto sportivo che ha il pregio di essere particolarmente leggero. In base al periodo dell’anno, valutate se scegliere un abbigliamento più pesante.
- Una borraccia d’acqua, da riempire lungo la via.
- Un k-way con cappuccio, che vi riparerà in caso di vento, umidità o improvvise piogge.
- Una crema solare protettiva, da non sottovalutare neanche nei mesi invernali e autunnali, data le molte ore di esposizione al sole.
- Uno spray anti-insetti, utile per proteggervi sopratutto contro le punture di zanzare.
- Alcune barrette energetiche e sali minerali da sciogliere in acqua, da utilizzare nel caso in cui percepiate dei cali di energie.
Se scegliete di percorrere l’itinerario in bici, non dimenticatevi inoltre anche il casco, degli attrezzi per la riparazione del telaio o delle ruote ed eventualmente un kit di pronto soccorso da utilizzare in caso di cadute.
Foto di Annalisa Riboldi (instagram)
Il percorso nel dettaglio: tutte le tappe della via Lana e della Seta
La via della Lana e della Seta può essere suddivisa in 6 tappe. Ogni tappa ha come punto di partenza e di arrivo alcuni dei principali borghi bolognesi e toscani.
Scegliendo di attraversalo in bici le tappe si ridurranno a tre, ma la lunghezza rimarrà invariata.
Andiamo a vedere le tappe del percorso più nel dettaglio:
Percorrere la via della Lana e della Seta a piedi
La maggior parte degli escursionisti sceglie di percorrere la via della Lana e della Seta a piedi. Questo è un ottimo modo per scoprire l’Appennino Bolognese e per ammirare in tranquillità il suggestivo susseguirsi di paesaggi.
Tutte le sei tappe hanno una lunghezza compresa fra i 20 e i 27 chilometri che corrispondono a una media di 7 ore di cammino al giorno. Ecco qui le informazioni complete su ognuna:
Primo tratto: da Bologna a Sasso Marconi – circa 20 km | dalle 5 alle 6 ore di percorrenza
L’inizio della camminata parte dal cuore di Bologna, in piazza Maggiore. Da qui ci si muove verso la Chiusa di Casalecchio, congiungendosi poi con il sentiero del CAI numero 112. Si attraversa quindi gran parte del parco che rientra nel territorio della Chiusa, arrivando infine a Sasso Marconi.
Secondo tratto: da Sasso Marconi a Grizzana Morandi – circa 27 km | dalle 8 alle 9 ore di percorrenza
Il secondo giorno inizia la prima parte di salita. Da Sasso Marconi si seguono le indicazioni per Sirano e si procede fino ad arrivare a San Silvestro. Quando la strada si farà sterrata troverete le indicazioni per il segnavia del CAI 100: entrerete così nel territorio del Parco di Monte Sole. Proseguendo arriverete fino alla cima del Monte Salvaro a 826 metri di altezza. Passata questa vetta si proseguite in discesa, arrivando infine a Grizzana Morandi, vicino alla quale si trova anche il magnifico castello di Rocchetta Mattei.
Terzo tratto: da Grizzana Morandi a Castiglione dei Pepoli – circa 22 km | dalle 6 alle 7 ore di percorrenza
Il terzo giorno solitamente è considerato il più impegnativo per via del dislivello di 1100 metri in salita e 1050 in discesa. Da Grizzana Morandi si continua sempre seguendo il segnavia 100, ma arrivati in località Torlaia lo si lascia per prendere la deviazione per Burzanella. Arriverete così in cima al monte Fontanavidola, per poi superarlo e giungere a Castiglione dei Pepoli.
Quarto tratto: da Castiglione dei Pepoli a San Quirico Vernio – circa 20 km | dalle 6 alle 7 ore di percorrenza
Questi sono gli ultimi chilometri di camminata in territorio bolognese. Un sentiero ripido ma asfaltato vi porterà al Rifugio Ranuzzi, da dove parte il sentiero n°37.
Passato Rasora, borgo emiliano di confine, entrerete in Toscana da Storaia. Da qui la via del CAI 58 vi condurrà fino a San Quirico Vernio, passando per un tratto panoramico di incredibile bellezza.
Quinto tratto: da San Quirico Vernio a Vaiano – circa 21 km | dalle 6 alle 7 ore di percorrenza
Superato San Quirico Vernio il paesaggio inizia a cambiare. Seguite il sentiero CAI 60, per poi imboccare il 20 in prossimità di località Le Soda. Dopo qualche chilometro inizierete a scorgere degli ampi prati, famosi per le mandrie di cavalli selvatici. Vi consigliamo di fermarvi qui per una breve pausa, per poi prendere infine il sentiero 46a che conduce a Vaiano.
Sesto tratto: da Vaiano a Prato – circa 22 km | dalle 7 alle 8 ore di percorrenza
L’ultimo giorno vi aspetta la salita sul Monte Maggiore, che una volta superato segnerà l’inizio della vera e propria discesa. Le indicazioni da seguire sono nuovamente del sentiero CAI 20, che si abbandonerà poi in località Crocicchio per prendere il 40. Con un po’ di pazienza arriverete così alle porte di Prato, dove scorgerete il famoso Cavalciotto di Santa Lucia. È esattamente grazie a questa enorme opera idraulica che i telai della città potevano muoversi per lavorare la lana. A questo punto non vi resterà che seguire il corso del fiume Bisenzio, per giungere finalmente a destinazione nella Piazza del Duomo di Prato.
Foto di Annalisa Riboldi (instagram)
Percorrere la via della Lana e della Seta in bici
La particolarità di questo sentiero è che può essere percorso interamente anche in bici. Per farlo è necessario munirsi di una mountain-bike, oltre che di un buon equipaggiamento per sopperire a eventuali danni alle ruote.
L’itinerario, se attraversato in bici, non è da prendere alla leggera: è richiesto un buon livello di allenamento ed è consigliabile farlo solo se alle spalle si ha una certa esperienza. In alternativa è possibile valutare l’utilizzo di una bici elettrica, calcolando bene la durata e i tempi di ricarica delle batterie.
Potrete percorrere la via della Lana e della Seta in bici in tre giorni, con tappe da circa 40 chilometri l’una. Eccole nel dettaglio:
Primo tratto: da Bologna a Grizzana Morandi – circa 47 km | dalle 5 alle 6 ore di percorrenza
Il primo giorno si parte da Bologna e si prende la ciclovia per Sasso Marconi che passa nel Parco della Chiusa di Casalecchio. In questo modo si arriva a Sasso Marconi, dal dove si prosegue in salita per il Monte Sole, Santa Barbara e Salvaro. Infine si riscende di quota in direzione Grizzana Morandi.
Secondo tratto: da Grizzana Morandi a Vernio – circa 42 km | dalle 5 alle 6 ore di percorrenza
Secondo alcuni questo è il tratto più suggestivo a livello di paesaggi. Si attraversa infatti tutta la valle del Reno fino a Vernio, passando prima per Castiglione dei Pepoli. Il dislivello totale è di ben 1900 metri, ma le soste per ammirare la vista sugli appennini sono un ottimo pretesto per fare qualche pausa.
Terzo tratto: da Vernio a Prato – circa 43 km | dalle 5 alle 6 ore di percorrenza
Il terzo tratto è anche l’ultimo, quello che conduce a Prato. Anche qui il dislivello è impegnativo (siamo sempre sui 1900 metri circa), ma il panorama ripaga sempre. Passando fra i pascoli e i prati pieni di orchidee, narcisi e altri fiori selvatici arriverete così a Prato, meta finale del percorso.
Foto di Annalisa Riboldi (instagram)
Come orientarsi lungo la via della Lana e della Seta?
Nonostante si tratti di un percorso molto lungo, che attraversa anche zone boschive, orientarsi lungo la via della Lana e della Seta non è difficile.
Ciò è possibile grazie al CAI e al contributo di numerosi enti pubblici che si sono operati per allestire un’ottima segnaletica. Durante l’itinerario potrete orientarvi grazie a due tipologie di segnali:
- La segnaletica principale (detta verticale), che consiste in veri e propri cartelli posti in prossimità di incroci. Riportano informazioni come il numero del sentiero, i nomi delle località e in alcuni casi anche la quota di altezza.
- La segnaletica secondaria (detta orizzontale), costituita da strisce di colore bianco e rosso o rosso, bianco e rosso, che riportano il numero del sentiero. Sono riportati in modo continuativa su alberi e pietre. Il loro scopo è quello di aiutare gli escursionisti a orientarsi, senza perdere la via.
Oltre alla segnaletica è estremamente utile anche l’utilizzo della traccia GPX. È possibile richiederla gratuitamente prima di partire semplicemente inoltrando la propria richiesta a: info@viadellalanaedellaseta.com.
Infine, sempre per orientarsi, vi informiamo del fatto che sono presenti in commercio numerosissime guide cartacee rivolte agli escursionisti. Per chi volesse, può trovare sul sito ufficiale della via della Lana e della Seta un elenco dei rivenditori.
Dove mangiare e dove dormire
Lungo tutto l’itinerario non avrete problemi a trovare dei posti dove fermarvi a mangiare o a dormire. Nonostante molti dei tratti attraversino zone boschive, il cammino tocca molti centri abitati. Durante ogni tappa troverete sempre bar, agriturismi, Bed&Breakfast o altre strutture pronte ad accogliervi.
Prima di partire, potete consultare QUI l’elenco completo di tutti i punti dove potervi fermare a mangiare o dormire.
Consigli su dove fermarsi a mangiare
Per quanto riguarda il mangiare, il consiglio è comunque quello di optare per dei pranzi al sacco, in modo da evitare soste troppo prolungate. Così facendo non incapperete in ritardi lungo il cammino, godendovi al contrario delle cene più sostanziose in qualche agriturismo.
Fra le specialità che potrete assaggiare non perdetevi: i tortellini bolognesi, le crescentine e i tortelli di patate. Sono piatti sostanziosi, ma che vi daranno l’energia di cui avrete bisogno per arrivare a destinazione.
Consigli su dove fermasi a dormire
Per dormire potete optare per due soluzioni: la prima è quella di portare dietro con voi una tenda e un sacco a pelo. È l’opzione più economica, ma richiedere certamente una grande capacità di adattamento.
La seconda soluzione è invece il pernottamento presso una struttura ricettiva. Molte di queste sono abituate a ospitare gli escursionisti e offrono anche opzioni economiche al costo di 25€ a notte.