Rocchetta Mattei: cosa vedere, orari e biglietti [GUIDA]

Rocchetta Mattei è uno dei più bei castelli d’Italia, con una storia misteriosa legata alla figura del Conte Cesare Mattei. Fu proprio questo politico e letterato italiano a volerne la realizzazione, scegliendo di costruirla sulle rovine della vecchia Rocca di Savigno.

rocchetta mattei vista dall'alto d'estate

Il suo aspetto fiabesco nasconde un’intricata rete di corridoi, stanze e passaggi segreti, che vengono visitati ogni anno da migliaia di persone. Se anche voi volete scoprirli con i vostri occhi, allora non vi resta che continuare a leggere per scoprire come organizzare una visita in questa meravigliosa fortezza.

Dove si trova il Castello di Rocchetta Mattei

Il Castello di Rocchetta Mattei rimane situato all’interno del comune di Grizzana Morandi, più precisamente in località Ponte. Si trova vicino a Bologna, dalla quale dista all’incirca 50 chilometri. 

Tutta la struttura è adagiata sulla cima di un rilievo alto ben 400 metri: a fare da sfondo spiccano le montagne dell’Appennino settentrionale, che creano una suggestiva cornice. È anche per questo motivo che la Rocca è considerata uno dei punti migliori da dove ammirare i Colli Bolognesi.

Informazioni per visitare il Castello di Rocchetta Mattei

La visita alla struttura è sicuramente un’esperienza consigliatissima a chiunque sia di passaggio per i Colli Bolognesi. Difficilmente troverete in Italia una rocca tanto suggestiva.

rocchetta mattei da lontano

Un’informazione molto importante da sapere è che non è possibile accedervi autonomamente. Per vedere la Rocca è obbligatoria la prenotazione di una visita guidata che vi permetterà di addentrarvi in ogni stanza.

I percorsi di visita hanno una durata di circa un’ora e un quarto e partono dall’ingresso principale, dove una targa commemorativa celebra la memoria del Conte Mattei. Il nostro consiglio è quello di effettuare la prenotazione direttamente dal sito ufficiale del Castello, muovendosi con largo anticipo per via dell’alto numero di richieste. 

Per i portatori di handicap il castello è totalmente accessibile, grazie alla presenza di ascensori omologati. 

Segnaliamo invece ai proprietari di animali che purtroppo non è possibile entrare nella struttura con cani, anche se di piccola taglia.

Orari

Il Castello è aperto esclusivamente nei weekend, nei giorni di sabato e la domenica.

Gli orari di visita di Rocchetta Mattei variano in base alla stagione:

  • In inverno: dalle 10.00 alle 15.00
  • In estate: dalle 10.00 alle 17.30

Per chi desiderasse visitare la Rocca nei giorni infrasettimanali, su richiesta è possibile richiedere l’organizzazione di una visita speciale con il pagamento di una tariffa extra. 

Si ricorda che per accedere al Castello è sempre obbligatoria la prenotazione, che non è rimborsabile e che deve indicare la data esatta della visita. In caso d’impossibilità a presentarsi, previo avviso di 2 o 3 giorni è possibile inoltrare una richiesta di cessione del biglietto a terzi tramite il cambio di nominativo.

Biglietti

Le tariffe variano in base alla categoria di appartenenza.

I costi del biglietto per Rocchetta Mattei sono:

  • Adulti: 10€ 
  • Possessori della Card Cultura: 7€
  • Bambini dai 6 ai 12 anni: 5€
  • Persone affette da handicap: 5€
  • Bambini sotto i 6 anni: gratuito

Inoltre per chi arriva in treno è possibile richiedere uno sconto di 3€ sul biglietto presentando alla cassa la ricevuta del titolo di viaggio della stazione di Riola.

Cosa vedere a Rocchetta Mattei

Durante la visita potrete vedere tutti gli spazi esterni e i principali saloni.

rocchetta mattei dal drone in estate

In particolare ecco cosa potrete vedere:

  • La sala dei Novanta
  • La sala della Musica
  • La sala Rossa
  • La Cappella
  • La Tomba del Conte

La sala dei Novanta

Originariamente ideata per ospitare cimeli e quadri dedicati alla Regina Vittoria, ma trasformata poi in sala da ballo dal Mario Venturoli, erede di Cesare Mattei. In questo spazio il Conte avrebbe voluto festeggiare il suo novantesimo compleanno, motivo per cui la stanza è stata appunto chiamata “dei Novanta”. Tuttavia i festeggiamenti non si svolsero mai perché Matte morì a 87 anni. In suo ricordo venne quindi fatta realizzare una vetrata con il suo ritratto, che potrete ammirare durante la visita.

La sala della Musica

Con arredi e decori in stile Liberty. Era il luogo dove Cesare Mattei passava ore ad ascoltare canzoni e arie, spesso in compagnia della famiglia o degli ospiti. In questa stanza passarono numerosi ospiti, provenienti dalle casate nobiliari di tutta Europa. 

La sala Rossa

Utilizzata dal Conte come studio personale. Il nome deriva dal colore dei tendaggi che un tempo ornavano la stanza. Qui gli occhi dei visitatori più attenti noteranno alcune decorazioni sulle pareti. La loro presenza è legata alla pellicola del 1984 “Enrico IV” di Marco Bellocchio con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale: i disegni facevano parte della scenografia del film, girato in parte all’interno della sala e che al termine delle riprese vennero mantenuti.

La cappella

rocchetta mattei torre principale

La Cappella è senza ombra di dubbio rappresenta lo spazio più suggestivo dell’intero castello. Qui si stagliano archi e colonne, che intrecciandosi fra di loro creano delle vere e proprie illusioni ottiche. I motivi geometrici e i colori sono ispirati al mondo islamico, ma non mancano i riferimenti all’arte medievale e cristiana. Siamo certi che questo sarà sicuramente il salone che più vi sorprenderà.

La tomba del Conte

Costruita dopo la morte di Mattei, seguendo esattamente il suo volere, come indicato all’interno del suo testamento. È una stanza ricca di simbologie, con riferimenti alla grandezza dell’universo che si scontra con la finitezza umana.

Curiosità legate a Rocchetta Mattei

Il Castello di Rocchetta Mattei e la figura del Conte sono citati in molti romanzi, persino nel celebre “I fratelli Karamàzov” di Dostoevskji. Il famoso scrittore russo, infatti, riporta un passo in cui il Diavolo racconta di essersi rivolto all’elettromeopatia di Cesare Mattei per curare un suo forte malessere.

rocchetta mattei in primavera

Fra gli altri personaggi legati al castello si citano inoltre lo zar Alessandro II, Ludovico III di Baviera e alcuni membri della casata dei reali di Savoia, che alloggiarono nelle sale della Rocca in quanto ospiti del Conte.

La storia del castello

La storia di questo castello è molto particolare, ricca di sorprese e di colpi di scena.

rocchetta mattei rosone

Non tutti sanno che inizialmente al posto dell’attuale roccaforte si trovava un antico complesso feudatario di proprietà di Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, e di Matilde di Canossa, una delle donne più potenti del medioevo. 

L’edificio rappresentò per anni un importante snodo commerciale e di difesa, finché alla fine del 1200 venne abbandonato. 

Soltanto molti secoli dopo una persona si interessò ai resti di questo antico feudo: era Cesare Mattei, un politico e letterato bolognese molto conosciuto nell’Ottocento.
Il conte era alla ricerca di un luogo dove costruire un suo personale castello: dopo numerosi viaggi in giro per l’Europa, la scelta ricadde su questi terreni, che nel 1850 acquistò immediatamente. 

I motivi per i cui Mattei desiderava costruire una sua fortezza non erano soltanto abitativi, ma anche lavorativi e di ricerca. Il Conte infatti era rimasto fortemente traumatizzato dalla perdita della madre avvenuta pochi anni prima nel 1844 a causa di un tumore. Da questa tragica vicenda emerse la sua volontà di creare una “nuova medicina” per curare tutti i mali del mondo, che lui stesso ribattezzò elettromeopati”. La rocca sarebbe dunque diventata il luogo dove portare avanti gli studi su questa scienza alternativa.

La prima pietra della struttura venne posta l’anno stesso in cui il Conte acquistò il terreno. I lavori durarono ben nove anni e fu il Mattei in persona a seguirli, fino al termine nel 1859.

rocchetta mattei finestra tonda dettaglio

Mattei iniziò così a costruirvi all’interno un suo personale regno, con lussuosi saloni dove poter accogliere personaggi illustri. Al contempo riservò delle stanze allo studio dell’elettromeopatia, dove poter condurre le sue ricerche e visitare i pazienti.

Quando Cesare Mattei morì il 3 aprile 1896, le redini della dimora passarono in mano a Mario Venturoli, come indicato nel testamento. Venturoli portò avanti con dedizione il lavoro di Mattei, ma purtroppo lo scoppio del secondo conflitto mondiale determinò l’iniziò del declino.

Durante i combattimenti i tedeschi danneggiarono pesantemente l’edificio, saccheggiandone anche gli interni. Al termine della guerra le spese di manutenzione erano ingenti e Iris Boriani, ultima erede rimasta del castello, provò a venderlo senza riuscirci. Anche il tentativo di donarlo al comune di Bologna fallì. L’amministrazione della città rifiutò di riceverlo gratuitamente, consapevole degli onerosi costi che avrebbe comportato.

Solo nel 1959, nell’anniversario dei 100 anni dalla fine della sua costruzione, la rocca venne acquistata da Primo Stefanelli che la convertì in un grosso hotel con ristorante. Il progetto era quello di riportare il castello al vecchio splendore, trasformandolo in un centro turistico frequentato da una clientela d’élite.

rocchetta mattei torre principale dettaglio

Ma quando nel 1989 anche Stefanelli morì, la struttura venne chiusa al pubblico e lasciata in completo stato di abbandono. Bisognerà attendere il 1997 per vedere un secondo tentativo di recupero, quando un’associazione nata appositamente per il recupero della fortezza avviò gli sforzi per salvare questo immenso patrimonio artistico. 

È proprio grazie al forte impegno dell’associazione che nel 2006 si sono riaccese le speranze per il Castello, grazie all’acquisto da parte della Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna. 

Dopo un’ingente ristrutturazione la Rocca ha riaperto le sue porte ad agosto 2015: ed ecco come, dopo tortuose vicende, ora chiunque lo desideri può visitare uno dei più bei capolavori di architettura in Italia.

Approfondimento: l’Elettromeopatia di Cesare Mattei

Come vi abbiamo appena raccontato, negli anni in cui il Conte fu in vita, Rocchetta Mattei divenne un centro di studio per l’elettromeopatia: ma di cosa si tratta esattamente?

L’elettromeopatia è una medicina alternativa inventata da Cesare Mattei. Oggi non più praticata, se non in poche parti del mondo, come in Germania e in alcuni paesi dell’Asia. Tuttavia durante l’Ottocento e fino agli inizi degli anni Novanta, la dimora del Conte divenne la sede globale di riferimento di questa scienza. 

Le teorie del Conte si basavano sul principio dei “fluidi elettrici”, che l’organismo umano emette: quando gli equilibri di questi fluidi si destabilizzano, uscendo da una condizione di neutralità, ecco allora che compare la malattia.

Per questo Mattei lavorò a una serie di rimedi capaci di ristabilire gli equilibri, formulati con sostanze naturali presenti in piante e alberi. Il risultato erano una serie di granuli omeopatici, catalogati in base al loro grado di polarizzazione che poteva essere negativo o positivo. 

La diffusione di questi farmaci omeopatici fu incredibile: vennero aperti altri laboratori in tutto il mondo: in Francia, Inghilterra, Svizzera, Spagna, Giappone, Argentina… Quando Cesare Mattei morì nel 1896 i centri di produzione erano oltre 200, a testimonianza dell’ormai passato trascorso di successo dell’elettromeopatia.

Come arrivare

Rocchetta Mattei rimane all’interno del comune di Grizzana Morandi, ai piedi dell’Appennino Bolognese. Situata a circa 50 chilometri da Bologna, è raggiungibile dal capoluogo di regione in appena un’ora utilizzando l’auto. 

Anche usufruendo dei mezzi pubblici, tuttavia, non avrete problemi ad arrivare, perché il castello è ben collegato con gli autobus e con la vicina stazione ferroviaria.

In auto o in moto

Arrivando da Bologna si può scegliere di percorrere due differenti strade: la prima senza pedaggi oppure una seconda più veloce che passa però lungo l’autostrada.

Per evitare il pagamento del pedaggio potete utilizzare la tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1, imboccando poi la SS64 detta “Porrettana” e percorrendola fino a Riola. Arrivati in questa località vi sarà sufficiente seguire i cartelli per la Rocca.

In alternativa, prendendo l’autostrada, vi basterà utilizzare l’A1 fino a Sasso Marconi: anche da qui ci si ricollegherà alla SS64, da dove seguire il medesimo percorso in direzione Riola per arrivare infine al castello. 

Dove Parcheggiare

L’edificio non dispone di parcheggi riservati ai visitatori. Pertanto l’unica soluzione è quella di posteggiare l’auto a bordo strada. Per questo motivo consigliamo sempre di arrivare in anticipo rispetto all’orario della visita, perché nei giorni di maggior affluenza potreste dover camminare qualche minuto prima di raggiungere l’ingresso. 

In autobus

Il castello è ben collegato con gli autobus dell’azienda di trasporto pubblico TPER. In particolare dal comune di Riola passa la Linea 963 che transita davanti alla Rocca e ha una fermata dedicata. Per avere maggiori informazioni sul percorso, consigliamo di visitare il sito dell’azienda.

Per utilizzare l’autobus e raggiungere Riola da Bologna, potete utilizzare il treno. Trovate tutte le indicazioni nel prossimo paragrafo.

In treno

La dimora di Cesare Mattei si trova ad appena 1,5 chilometri dalla stazione ferroviaria di Riola, servita quotidianamente da più treni regionali provenienti da Bologna e da altre città d’Italia. Sul sito di Trenitalia, inserendo Riola come meta di arrivo, potete trovare tutte le informazioni sugli orari e sui costi dei biglietti.

Una volta arrivati a Riola potrete poi scegliere se utilizzare gli autobus di linea, oppure percorrere il tratto di strada verso il castello a piedi, con una breve passeggiata di 15 minuti.

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