Borgo La Scola è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Questo piccolo agglomerato di case si trova in località Vimignano, nel comune di Grizzana Morandi, e fa parte del territorio dei Colli Bolognesi.
La caratteristica che ha reso famoso questo borgo è il suo perfetto stato di conservazione: nonostante i primi edifici risalgano già al 1200, sono tutti ancora completamente intatti. Ciò lo rende un posto perfetto da visitare, approfittando anche della vicinanza a Rocchetta Mattei.
Cosa vedere a Borgo La Scola
Fra i principali punti di interesse che potrete vedere a Borgo La Scola vi segnaliamo:
- L’arco d’ingresso del Borgo: questa costruzione rappresenta la porta di entrata principale al paese. È probabilmente il punto più fotografato dai visitatori, data anche l’esposizione favorevole al sole.
- L’oratorio di San Pietro: in passato era il fulcro centrale della vita religiosa e sociale del paese. Risale al 1616, come testimoniato da una targa. In passato probabilmente vi erano altre strutture adibite a questo scopo, ma nel tempo sono state dismesse.
- Casa Parisi: un edificio che risalta per via dello stile architettonico di chiara influenza toscana. È infatti costruito con una tipologia di mattonelle tipicamente utilizzate in centro Italia. La casa apparteneva infatti alla famiglia Parisi, la più importante del borgo, che proveniva propria dalla città di Pistoia.
- Il Cipresso monumentale: questo cipresso è alto ben 25 metri e ha oltre 700 anni di età. Dal 2006 vanta il titolo di “monumento nazionale alboreo”. La sua longevità è dovuta anche al particolare clima del borgo. La Scola infatti gode di temperature insolitamente calde per la zona, anche durante i periodi invernali, grazie alla posizione in cui si trova.
Come organizzare una visita a Borgo La Scola
Essendo molto piccolo, il borgo si presta facilmente a una piacevole passeggiata che vi porterà a conoscere la storia millenaria.
Come potrete notare dalla conformazione, la sua origine è chiaramente medievale: lo testimoniano bene le torri adiacenti alle case in pietra, che nel 1400 avevano una funzione difensiva.
Se state pensando di organizzarvi una visita, ecco qui le risposte al alcune delle principali domande:
Quando visitare il Borgo?
Il paese è liberamente accessibile tutto l’anno, ma è bene sapere che il periodo migliore per visitarlo è la primavera e l’estate. Nei mesi più caldi il paese si anima, grazie dell’organizzazione di alcuni eventi. Anche l’autunno e l’inverno sono molto suggestivi, ma vi consigliamo di porre attenzione alla possibile presenza di nebbia o di neve lungo la strada, che in alcuni punti è particolarmente tortuosa.
Si può prenotare una visita guidata?
Per chi volesse visitare il paese insieme a una guida locale, segnaliamo l’esistenza dell’Associazione Culturale Sculca che da 25 anni si occupa della tutela del borgo. Contattando i membri dell’associazione potete richiedere l’organizzazione di una visita guidata al borgo. Le visite sono gratuite, ma si può fare una donazione spontanea a supporto dei lavori di restauro e di tutela del paese.
Cos’altro vedere nei dintorni di Borgo La Scola?
Se siete di passaggio per Borgo la Scola, approfittatene per vedere altri monumenti e luoghi di interesse dei Colli Bolognesi.
Il paese infatti è di piccole dimensioni e vi rimarrà sicuramente tempo per visitare anche il magnifico Castello di Rocchetta Mattei, che dista solamente 10 minuti di auto dal borgo. Per scoprire il perché dovreste vedere Rocchetta Mattei, visitate la pagina dedicata. All’interno troverete anche tutte le informazioni su orari e biglietti. Vi ricordiamo che la prenotazione anticipata è obbligatoria.
L’origine di Borgo La Scola
Come vi abbiamo già detto, il paese ha un’origine molto antica.
Gli storici hanno datato la maggioranza delle case in un periodo compreso fra il XIV e XV secolo, anche se alcuni documenti attesterebbero delle radici ancora più lontane.
In un estimo del 1235 si cita appunto la presenza di un piccolo edificio, costruito a scopo di guardia, che probabilmente corrisponde al cuore originario del borgo.
È infatti inizialmente questo agglomerato di case aveva una funzione difensiva. Secondo gli storici era un quartiere militare romano creato per proteggere l’area di Montovolo, che confinava con i Longobardi.
Queste tesi sono sostenute dalla presenza nel borgo di numerose torri. Se si osserva attentamente si nota come ogni casa ha dei piccoli torrioni che in passato rendevano il paese inattaccabile.
Nel 1500 con la fine della guerra ai Longobardi iniziò un periodo di pace che portò la maggior parte delle torri a essere inglobate all’interno delle case. Qui iniziò un particolare momento di prosperità per il paese, segnato dall’arrivo dal nord Italia dei Maestri comacini, degli artigiani specializzati nella lavorazione della pietra e del marmo.
Tuttavia la vera fortuna del paese fu la presenza della famiglia Parisi: i primi membri arrivarono da Pistoia per occuparsi della vendita di lana grezza, ma ben presto si arricchirono dando le nascite a notai e avvocati. La stirpe dei Parisi oggi si è estinta, con la morte a metà Novecento di Irene Parisi, ultima erede. Molto probabilmente, però, la storia del borgo non sarebbe stata la stessa senza di loro.
Oggi Borgo La Scola è ancora abitata, seppur da poche persone. Gli edifici si riempiono soprattutto in estate, quando accolgono turisti o fortunati proprietari di seconde case.
Dal 1974 l’intero paese è stato posto sotto vincolo urbanistico, mentre dal 1976 lo è anche sotto il lato architettonico. Grazie a ciò è certo che ritroveremo sempre il borgo con lo stesso volto, anche fra moltissimi di anni.
Curiosità: come mai si chiama “Borgo La Scola”?
L’aneddoto che sta dietro all’origine del nominativo “Borgo La Scola” si lega fortemente alla sua storia. Nell’estimo del 1235 in cui si segnalava la presenza di un solo edificio nella zona, questo veniva chiamato “Sculcula”.
Sculcula era il nome con il quale nel medioevo si indicavano i piccoli distaccamenti militari. Molto probabilmente la toponimia del termine è da ricollegare alla parola “Sculca” che significava in latino “punto di guardia, vedetta”.
Da qui “Sculca” si è probabilmente trasformato in “Scola”, motivo per cui il paese ora porta il suo attuale nome.
Come arrivare a Borgo la Scola
Borgo la Scola si trova a sud di Bologna, dalla quale dista all’incirca 50 chilometri.
Si può raggiungere sia in auto che in autobus, anche se l’utilizzo di un mezzo proprio è sempre l’opzione più consigliata.
In auto o in moto
Chi arriva in auto o in moto da Bologna può raggiungere il paese tramite la SS64 in direzione Grizzana Morandi, per poi prendere lo svincolo per Vimignano – La Scola. Un’alternativa più veloce è altrimenti la E35, da seguire fino a Rioveggio. Da qui sarà sufficiente seguire le indicazioni per SP325 e imboccare la SP73 nei pressi di località Marzolaro, continuando a guidare per 10 minuti finché non sarete giunti a destinazione.
Dove parcheggiare
Davanti all’ingresso del borgo è presente un piccolo parcheggio gratuito contrassegnato da un apposito cartello. Nel caso in cui non doveste trovare posto potete parcheggiare l’auto o la moto anche a bordo strada, assicurandovi di non lasciarla in prossimità delle curve.
In autobus
Il borgo può essere raggiunto in autobus utilizzando la linea 829 della TPER che da Vergato porta a Borgo Rio. Scendendo alla fermata di Vimignano potete arrivare a destinazione con 10 minuti di camminata.
In treno
La stazione ferroviaria più vicina al paese è di Vergato. Potete arrivarci sfruttando i collegamenti regionali in partenza da Bologna Centrale. Da qui è possibile percorrere l’ultimo tratto di strada utilizzando gli autobus pubblici oppure prenotando un taxi.
Per consultare gli orari dei treni e acquistare i biglietti vi rimandiamo al sito di Trenitalia.