Il Parco della Chiusa è uno dei principali polmoni verdi dei Colli Bolognesi, accessibile al pubblico in qualsiasi periodo dell’anno. Conosciuto anche con il nome di “Parco Talon” o “Parco della Chiusa Talon” sorge in un’area di Casalecchio di Reno utilizzata in passato dal marchese Sampieri Talon come riserva di caccia e luogo di incontro della nobiltà bolognese.
Oggi, invece, i suoi oltre 100 ettari di estensione sono a totale disposizione dei visitatori che possono così approfittare dei rilievi collinare, dei prati e dei boschi di pioppi per organizzare pic-nic, andare in bici o fare vere e proprie escursioni a piedi.
Dove si trova il Parco della Chiusa? Ecco i vari ingressi
Il Parco della Chiusa si trova principalmente all’interno dell’area comunale di Casalecchio di Reno, in una zona situata a sud-est di Bologna. Data la sua enorme dimensione sono diversi i punti di ingresso dai quali poter accedere, suddivisi in 4 principali e 3 secondari.
I punti di ingresso al Parco della Chiusa sono:
- L’ingresso storico in via Panoramica, quello più frequentato, e situato nelle vicinanze della Chiesa di San Martino all’incrocio con il sentiero dei Bregoli.
- L’ingresso di via Monte Albano – via San Luca, rientrante nel territorio di Bologna.
- L’ingresso di via Panoramica 24 all’incrocio con vicolo De Santi, accessibile in auto ma solo ai mezzi autorizzati.
- L’ingresso da Strada Lungoreno, vicino a Sasso Marconi, accessibile tramite una passerella pedonale.
- L’ingresso dal sentiero che parte dal Parco Cavaioni e che passa alla destra del Reno, raggiungibile solo a piedi.
- L’ingresso dal sentiero che parte dal Colle della Guardia (lo stesso dove si trova il Santuario di San Luca), anche questo riservato esclusivamente agli escursionisti.
- L’ingresso da via Baracca e via Fermi a Casalecchio di Reno, vietato però alle auto.
I varchi di accesso al Parco della Chiusa sono sempre aperti 365 giorni l’anno per tutto il giorno, 24 ore su 24.
Cosa fare nel Parco della Chiusa
Il Parco della Chiusa è un’area particolarmente viva e frequentata, specialmente durante la bella stagione, ma anche in autunno quando il foliage attira gli appassionati di fotografia. A rendere così vivace l’area contribuiscono anche gli eventi e le iniziative organizzate in loco, tra le quali figurano persino corsi di yoga e di meditazione all’aperto.
Tra le principali attività da fare al Parco della Chiusa ci sono:
- Le escursioni a piedi
- Le uscite in bicicletta e mountain bike
- Le visite guidate
- I pin-nic
- Birdwatching
Escursioni a piedi
Il Parco della Chiusa è ricco di sentieri accessibili a piedi, di difficoltà semplice e moderata, adatti perciò a chiunque. I sentieri, inoltre, sono tutti ben tracciati e con indicazioni chiare, rendendo praticamente impossibile perdersi.
I principali sentieri del Parco della Chiusa sono:
- Il Sentiero dei Bregoli, che attualmente è però chiuso a causa di alcuni smottamenti ambientali.
- Il sentiero CAI 112 che offre un percorso ad anello per tutto il parco di circa 10 chilometri ma facilmente percorribile dato il lieve dislivello di appena 100 metri.
- Il sentiero Lungoreno, che come suggerisce il nome passa proprio lungo le sponde del fiume in un’area ricca di viale alberati.
Sempre all’interno del parco si snodano poi altri tratti di strada di sentieri ben più impegnativi, come quello della Via degli Dei che collega Bologna a Firenze o la Via della Lana e della Seta che, sempre da Bologna, arriva invece a Prato.
Bicicletta e mountain bike
Molti dei percorsi presenti all’interno del Parco della Chiusa sono adatti anche a uscite in bicicletta o in mountain bike. Le vie principali sono infatti asfaltate, rendendolo accessibile anche a classiche bici “di strada”, mentre addentrandosi nelle vie secondarie si trovano percorsi sterrati.
In particolare è molto apprezzato il percorso ad Anello dei Parchi, che oltre a passare per quello della Chiusa tocca altre aree verdi circostanti di Casalecchio di Reno come il Parco Zanardi e il Parco Rodari.
Le visite guidate
All’interno del Parco della Chiusa è possibile anche partecipare a visite guidate organizzate dalle diverse associazioni ambientaliste presenti in loco. L’intero parco ha infatti un patrimonio naturalistico di enorme valore, dove trovano rifugio diverse specie animali, anche rare, come la salamandrina dagli occhiali.
Un grande ruolo lo hanno anche gli insetti impollinatori, in particolari le api, alle quali sono dedicate apposite visite che comprendono nel tour una tappa alle arnie situate nel Parco. Le visite si rivolgono principalmente alle scuole, ma è sempre maggiore la richiesta di tour guidati anche per adulti interessati soprattutto ad argomenti a tema botanico-erboristico.
Pic-nic
Le aree verdi del Parco della Chiusa si prestano ovviamente anche ai picnic, che possono essere organizzati anche con l’aiuto delle realtà locali. In particolare all’interno del parco è presente un Agriturismo che dal lunedì al sabato offre cestini già pronti preparati con i prodotti biologici del podere Cà Bosco, ben forniti di salumi, formaggi e ovviamente le tradizionali tigelle.
Birdwatching
Il Parco della Chiusa è un luogo che ben si presta alle attività di birdwatching. Sono diversi gli uccelli che, soprattutto in primavera, popolano il posto. Tra le specie che scelgono il parco per costruire il proprio nido ve ne sono alcune come l’upupa, il martin pescatore e il picchio rosso.
Durante la stagione riproduttiva è quindi sufficiente appostarsi lungo il fiume o all’interno di uno dei sentieri alberati per poter sicuramente fare qualche incontro speciale.
I principali punti di interesse nel Parco della Chiusa
Durante l’esplorazione del parco, che può anche richiedere più di un giorno per essere visto nella sua interezza, ci si imbatterà di sicuro in alcune aree e costruzioni capaci di attirare l’attenzione. Vediamo subito quindi di cosa potrebbe trattarsi.
Tra i più rilevanti punti di interesse nel Parco della Chiusa ci sono:
- La Chiusa di Casalecchio, un’opera idraulica nata per fornire acqua ai filatori di seta ma ancora oggi fondamentale per contrastare le alluvioni e produrre energia elettrica.
- Le 5 corti coloniche, ossia due corti e due ville che furono della famiglia Talon e che oggi sono state in parte riconvertite in spazi per mostre o in sedi di associazioni locali.
- Il Vivaio Comunale per la Biodiversità, nella parte sud del parco, dove vengono coltivate specie botaniche tipiche della zona.
- La sponda dei ciliegi, che oltre a essere ricca di questi alberi lo è anche di tulipani e orchidee selvatiche.
- I due rifugi della seconda Guerra Mondiale, ossia il Rifugio dei Tedeschi e il rifugio Rifugio Ettore Muti, utilizzati in passato per proteggersi dai bombardamenti. Oggi non sono accessibili ma danno riparo a molte specie animali.
- La Casa dell’orso, un castello del ‘700 di cui oggi rimangono solo alcune rovine, ma che si dice ospitasse proprio un orso.
- L’area dei Gessi in via della Cavera, nella parte meridionale del Parco, dove si trovano alcune particolari conformazioni rocciose.
Per chi fosse interessato, segnaliamo inoltre che in alcune delle case coloniche presenti all’interno del Parco della Chiusa è possibile fermarsi anche a dormire, per trascorrere una o più notti nella tranquillità più totale.
Leggende e curiosità sul Parco della Chiusa
Può sembrare incredibile immaginarlo, ma oltre ai Castelli Bolognesi persino il Parco della Chiusa ha le sue leggende e i suoi fantasmi. La più nota è quella dell’Uomo Rosso, una figura di cui si trovano diverse tracce soprattutto in documenti ottocenteschi. Si narra infatti che nei dintorni della Chiusa, dove vi era la casa del guardiano, era possibile ogni tanto imbattersi nella sagoma di una persona di aspetto luminescente, capace di muoversi molto velocemente.
Un’altra leggenda invece ruota intorno alla presenza di un grande tesoro, che sarebbe sepolto da qualche parte all’interno del parco. Vi fu anche chi affermò di avere una mappa con tutte le indicazioni per trovarlo, ma nonostante qualcuno abbia fatto tentativi di scavo ancora nulla a oggi è mai stato scoperto.
La storia del parco
Il nucleo originale del Parco della Chiusa risale al 1600 quando la famiglia Sampieri, tra le più ricche di Bologna, costruì una prima tenuta. Non molto tempo dopo questa tenuta venne acquisita dai Talon che la ampliarono e abbellirono, ingrandendo anche il parco circostante.
In modo graduale ma costante vennero piantati tutt’intorno alberi e siepi, creati laghetti e aggiunte statue, creando così un’atmosfera quasi fiabesca. Tuttavia, terminata l’epoca rinascimentale, la villa dei Sampieri Talon e tutti gli altri edifici e giardini che nel mentre erano sorti nelle circostante andarono verso un lento declino.
Fortunatamente, però, tale decadimento venne fermato grazie al comune di Casalecchio di Reno. Dal 1975 il Parco è infatti di proprietà municipale e da allora ha visto continue opere di manutenzione e valorizzazione, diventando un centro di riferimento per la città. Della Villa Sampieri Talon, purtroppo, non rimangono che alcuni resti in seguito ai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Tuttavia, tanti degli alberi secolari già presenti sono comunque riusciti a resistere fino ad oggi.
Come arrivare
Di tutti i vari ingressi che portano al Parco della Chiusa, quello principale in via Panoramica è quello più semplice da raggiungere. Qui vi si può arrivare in auto, parcheggiando però fuori dalla zona pedonabile e residenziale, oppure in autobus o in treno utilizzando il servizio di trasporto pubblico.
In auto
Per arrivare al Parco della Chiusa è sufficiente dirigersi in direzione Casalecchio di Reno. Chi parte da Bologna può raggiungere l’Arco del Meloncello a nord della città e prendere poi la SS 24. In alternativa, arrivando da fuori, si può utilizzare la tangenziale uscendo poi sempre in prossimità di Casalecchio di Reno e seguendo le indicazioni verso il parco.
Per quanto riguarda il parcheggio, raccomandiamo di fare attenzione ai diversi divieti. Molti dei posti auto, infatti, sono riservati ai residenti.
I parcheggi accessibili vicino al Parco della Chiusa sono invece:
- Parcheggio in via dei Mille e in via dello Sport
- Parcheggio della Casa della Conoscenza, in centro a Casalecchio
- Parcheggio di Galleria Ronzani
- Parcheggi di via Allende, nei pressi dell’area sportivi
Tutti i posti auto appena indicati sono situati a pochi minuti a piedi dall’ingresso del parco.
In autobus
Esistono diverse linee di autobus che offrono un collegamento diretto con il Parco della Chiusa. Tra queste le principali sono in partenza da Bologna e da Casalecchio. Da Bologna gli autobus consigliati sono il 20, il 706, l’826, l’850 e l’856 che fermano in via Porrettana, all’incrocio con via Panoramica.
Se al contrario si parte dal centro di Casalecchio le linee più comode sono la 20, la 706, l’826, l’851 e l’856, che sostano anch’esse in via Porrettana, ma all’incrocio con via Cerioli.
In treno
Il Parco della Chiusa è raggiungibile persino in treno grazie alla presenza della stazione ferroviaria di Casalecchio Chiusa ad appena 2 chilometri di distanza dall’ingresso. La tratta che conduce dalla stazione al parco è percorribile in circa mezz’ora a piedi, ma è in realtà ancora più comoda per chi si muove in bici dato il tempo di attraversamento di meno di dieci minuti.