Ca’ la Ghironda è un museo dei Colli Bolognesi dedicato all’arte moderna e contemporanea che alterna spazi espositivi al chiuso con altri all’aperto. L’area museale, infatti, si estende in un’ampia superficie di 10 ettari alle porte di Bologna, più precisamente a Ponte Ronca di Zola Predosa. Qui è possibile ammirare le opere di autori recenti, ma anche passeggiare nel parco che ospita oltre 200 statue, in un perfetto connubio tra natura e arte.
Cosa vedere
I visitatori che accedono a Ca’ la Ghironda hanno veramente l’imbarazzo della scelta su cosa vedere. Presso il museo non solo si trovano esposizioni permanenti: qui spesso hanno luogo anche mostre temporanee, concerti, spettacoli dal vivo ma anche laboratori e incontri culturali.
Ecco perciò che cosa è possibile vedere a Ca’ la Ghironda:
- Le sale espositive interne
- Il parco di sculture all’aperto
- Il giardino botanico
- Lo Spazio-Atelier
- Il teatro greco romano
Le sale espositive interne
L’interno di Ca’ la Ghironda si articola in numerose stanze che ospitano le opere di vari artisti, per la maggior parte di età moderna. Ciononostante non mancano però alcuni pezzi di secoli più lontani, riconducibili fino al ‘500. Tra gli autori di maggior rilievo i cui pezzi sono esposti in loco si possono citare personalità come Alberto Burri, Giorgio Morandi, Marc Chagall, Lucio Fontana e Piero Manzoni.
Più nello specifico, il percorso di visita si articola nelle seguenti sale:
- La Sala dei Maestri del ‘900, dall’aspetto molto scenografico per via del tetto con arcate in legno, per le grandi finestre e per il pavimento in gres lucido, che rendono l’ambiente ancora più ampio.
- La Sala dei Contemporanei, che come suggerisce il nome dà casa a quadri e sculture di epoca più recente. Dotata anche di un ingresso indipendente, ospita spesso workshop ed eventi.
- La Sala del Francia, dedicata all’artista Francesco Raibolini, detto appunto “il Francia” e originario di Zola Predosa. È l’area di Ca’ la Ghironda dallo stile più romantico, recuperata dopo un lungo restauro di un locale prima utilizzato come dimora dagli agricoltori.
- La Sala Colonne, dal fascino liberty, conferito grazie appunto alle colonne bianche e agli spazi esperti abitati da alberi di faggio, querce, cedri e altra vegetazione monumentale. Qui sono conservate soprattutto sculture, tra cui quelle di esponenti come Augusto Perez, Giò Pomodoro, Tito Amodei e Giuseppe Maraniello.
Il parco di sculture all’aperto
ll parco di Ca’ la Ghironda è il punto di maggior interesse di tutto il museo, suddiviso in due aree: la “Petite” e “Grande Promenade“. Qui si trovano 210 sculture di arte moderna, realizzate con diversi materiali e appartenenti a correnti stilistiche e autori diversi, tra cui Messina, Minguzzi, Zorio e Manù. Le statue creano un percorso che si articola in un continuo sali e scendi tra le colline, regalando un’esperienza di visita decisamente fuori dal comune.
Il giardino botanico
In continuità con il Parco di sculture, negli spazi esterni di Ca’ la Ghironda, si trova anche un giardino botanico con più di 150 diverse specie di piante autoctone, oltre ad altre naturalizzate, per un totale di circa 15.000 piante differenti. Ciò ha attirato in modo spontaneo anche un gran numero di animali selvatici, dando vita così a un vero e proprio rifugio spontaneo nell’hinterland di Bologna.
Lo Spazio-Atelier
Lo Spazio-Atelier di Ca’ la Ghironda sorge in un piccolo edificio distaccato, situato nel mezzo del parco, in cui c’è però uno stretto legame tra ciò che si trova all’interno e tutti gli spazi situati al di fuori. Dentro l’atelier, esattamente come nelle botteghe di un tempo, si trova tutta la strumentazione necessaria per insegnare ai giovani (e non) le basi del disegno, della pittura e della scultura. Nello Spazio-Atelier infatti si tengono spesso laboratori e workshop dedicati a scuole, famiglie e aspiranti artisti.
Il teatro greco romano
Posto nel parco all’aperto, il teatro greco romano di Ca’ la Ghironda è stato costruito proprio ispirandosi al periodo storico di cui porta il nome. Il teatro è organizzato in modo da avere tutto il necessario per poter mettere in scena spettacoli e opere. È infatti dotato di camerini per gli attori, di una sala tecnica con tutti gli impianti elettrici e di luci di scena, oltre che naturalmente di posti a sedere. In totale può arrivare a ospitare fino a 300 persone, che possono assistere alle rassegne organizzate soprattutto la primavera e l’estate.
Orari
Gli spazi espositivi di Ca’ la Ghironda sono accessibili al pubblico tutti i weekend, previa prenotazione anticipata di almeno un giorno, con variazioni in base al periodo dell’anno.
Gli orari di apertura di Ca’ la Ghironda sono:
- Dal 15 maggio al 16 settembre
- Sabato e domenica: dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
- Festività dalle ore 15.00 alle ore 19.00
- Dal 17 Settembre al 14 Maggio
- Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00
- Festività dalle ore 15.00 alle ore 18.00
La biglietteria chiude sempre mezz’ora prima dell’orario di chiusura. In occasione di eventi speciali gli orari potrebbero subire delle variazioni.
Biglietti
Il costo dei biglietti di ingresso per Ca’ la Ghironda sono:
- Adulti: 5,00 €
- Minori tra i 3 e 16 anni: 3,00 €
- Bambini minori di 3 anni: gratis
Si raccomanda di effettuare sempre la prenotazione con un giorno di anticipo per poter visitare Ca’ la Ghironda. Le prenotazioni possono essere fatte chiamando lo 051 757419 o inoltrando una mail a info@ghironda.it.
Mangiare e dormire a Ca’ la Ghironda
Il fatto che Ca’ la Ghironda fosse un museo particolare era già chiaro. A renderlo ancora più unico è anche la presenza di un ristorante e di un resort dove potersi fermare per pranzo, cena e ovviamente per dormire.
Ristorante Giocondo di Ca’ la Ghironda
Il ristorante Giocondo, che fa parte della struttura, rimane situato su più piani. Il piano terra ospita la sala principale dove viene proposto un menù alla carta, ma che all’occorrenza viene anche allestita per meeting e altri eventi, inclusi i matrimoni. Accanto ad essa, sempre al piano terra, è presente una grande terrazza con divanetti e palcoscenico, studiata appositamente per organizzare l’animazione durante le serate estive. Il primo piano del ristorante Giocondo invece offre una vista sul parco grazie alla sala panoramica, utilizzata anch’essa per feste e incontri di vario genere.
Il resort di Ca’ la Ghironda
Per chi volesse fermarsi a dormire a Ca’ la Ghironda è a disposizione il “Ghironda Resort”, una struttura ricettiva suddivisa in 49 appartamenti dotati di tutti i principali servizi e comfort. Il resort si trova completamente immerso nei 10 ettari di parco, circondato da statue e opere d’arte. Viene spesso utilizzato dagli ospiti che partecipano agli eventi organizzati al museo, ma anche dagli appassionati d’arte che vogliono vivere a pieno il clima speciale di Ca’ la Ghironda.
Curiosità
Il nome di “Ca’ la Ghironda” non è casuale. La Ghironda è il nome del torrente che scorre per Zola Predosa, nei dintorni del museo. Ma la Ghironda, in realtà, non è solo un piccolo rivo. È anche il nome di uno strumento musicale a corde molto diffuso durante il medioevo. Nell’aspetto ricorda una sorta di “chitarra” in miniatura, dalla forma simile a una conchiglia, che in passato veniva utilizzata soprattutto in contesti popolari.
La storia del museo
La storia di Ca’ la Ghironda è piuttosto recente e nasce sui terreni collinari di Ponte Ronca, una frazione di Zola Predosa. Qui fino agli anni ‘80 sorgeva un complesso agricolo abbastanza spoglio, con qualche arbusto e soli due alberi di pioppo a faro ombra. Per recuperare l’area da questo stato di semi-abbandono intervenne Francesco Martani, classe 1931, scomparso recentemente nel 2006.
Martani, originario di Mantova ma laureato in medicina e chirurgia all’Università di Bologna, fu per tutta la vita un grandissimo appassionato d’arte. Lui stesso, infatti, si dedicò alla pittura e alla scultura, organizzando mostre e laboratori in tutto il mondo. Fu lui che in un arco di tempo di ben 25 anni si adoperò per la rivalorizzazione del colle dove oggi sorge l’area museale di Ca’ la Ghironda.
A differenza di altri musei che contengono solo arte, Francesco Martani qui volle unire l’arte alla natura, fondendola con il paesaggio dei colli bolognesi. Negli anni Ca’ la Ghironda si è quindi arricchita di quadri, sculture e altre opere raccogliendo pezzi di enorme valore, messi poi metterli a disposizione della cittadinanza. Ancora adesso la collezione è in continuo ampliamento grazie alla Fondazione che si occupa della tutela del luogo.
Come arrivare
Il contesto verdissimo in cui è immerso Ca’ la Ghironda, in realtà, non è molto lontano dal centro della grande città di Bologna. Tutto il complesso di Ca’ la Ghironda si trova in via Leonardo da Vinci 19 a Ponte Ronca, nell’hinterland bolognese. Data la sua vicinanza alla città, quindi, è molto semplice da raggiungere anche per chi si muove con i mezzi pubblici.
In auto
Chi arriva da Bologna in auto può arrivare a Ca’ la Ghironda in pochi minuti lasciandosi guidare dai cartelli stradali che ne indicano la direzione. La strada da seguire è quella che va in direzione Zola Predosa, la SP 569. Appena superata la zona industriale di Zola Pedrosa si troveranno tutte le indicazioni per raggiungere la destinazione, dove sarà possibile lasciare l’auto nell’ampio parcheggio messo a disposizione degli ospiti.
In autobus
Per arrivare in autobus a Zola Predosa la linea diretta e più comoda è la 671 che parte dall’Autostazione di Bologna e ferma Ponte Ronca, a circa 10 minuti a piedi dall’ingresso di Ca’ la Ghironda. In alternativa consigliamo la linea 94 per “Bazzano Stazione” che passa da Sferisterio, a Bologna, e ferma anch’essa a Ponte Ronca.
In treno
Raggiungere Ca’ la Ghironda in treno è fattibile grazie alla presenza della linea ferroviaria suburbana che collega in 10 fermate la stazione Centrale di Bologna alla stazione di Vignola. Dalla stazione di Vignola al museo è necessario percorrere poi ancora 1,8 km, che possono però essere coperti con una breve corsa in taxi o in meno di mezz’ora di camminata.