Rocca di Dozza: tutti i consigli per visitarla

La Rocca di Dozza, o più precisamente la “Rocca Sforzesca di Dozza”, è un imponente castello che si staglia al centro della coloratissima Dozza, il borgo famoso per i suoi murales. Costruita nel lontano 1300, oggi è stata riconvertita in un museo che ripercorre nei dettagli la sua lunghissima storia.

Come visitare la Rocca di Dozza

Attualmente la Rocca di Dozza è una struttura di proprietà del Comune, al cui interno si sviluppa un percorso di visita diviso su tre piani, accessibile tutto l’anno. Dal 2003 la sua gestione è stata affidata alla Fondazione Dozza Città d’Arte che si occupa di organizzare visite guidate rivolte anche alle scuole. Questo permette così di scoprire meglio i segreti del Castello, che nei secoli ha subito cospicui interventi di modifica, passando dall’essere una struttura difensiva a una residenza nobiliare di inizio Settecento.

Orari di apertura della Rocca di Dozza

La Rocca di Dozza e il Museo presente all’interno sono aperti durante ogni mese dell’anno, con orari variabili in base alla stagione.

Ecco nel dettaglio gli orari di apertura della Rocca di Dozza:

  • Da novembre a marzo:
    • Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00
    • Domenica e festivi dalle 10:00 alle 18:00

  • Da marzo a novembre:
    • Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00
    • Domenica e festivi dalle 10:00 alle 19:00

Attenzione: la Rocca di Dozza rimane eccezionalmente chiusa il pomeriggio del 24 dicembre, il 25 dicembre, 31 dicembre e la mattina del 1° gennaio.

Costi dei biglietti per la Rocca di Dozza

Il museo presente all’interno della Rocca di Dozza è accessibile tramite il pagamento di un ingresso. I costi dei biglietti sono: 

  • Intero: € 7,50
  • Ridotto: € 6,00 – rivolto a studenti maggiorenni, gruppi sopra 20 unità, tesserati FAI e Touring Club Italiano
  • Scolaresche: € 2,00 (a bambino)

L’accesso è invece gratuito per i residenti del Comune Dozza, i ragazzi under 18, i possessori della Card Cultura, le guide turistiche, i giornalisti accreditati e per i disabili con accompagnatore.

Informazioni utili per la visita

Le visite alla Rocca di Dozza sono libere, cioè senza una guida. Il percorso è comunque guidato dalla presenza di diversi pannelli informativi. Nel caso in cui si desiderasse effettuare una visita guidata è possibile farlo su prenotazione scrivendo a info@collibologna.it.  

I percorsi di visita guidata alla Rocca di Dozza attualmente disponibili sono:

  • Percorso “Classico”: una visita alla Rocca di Dozza in cui si approfondisce il suo passaggio da fortezza a residenza attraverso aneddoti storici e trasformazioni degli arredi. 
  • Percorso “La Rocca di Caterina”: una visita alla Rocca con focus sulle vicende della vita di Caterina Sforza, una figura profondamente legata quella di questo castello.
  • Percorso “Le sale espositive”: unavisita guidata alla mostra temporanea presente lungo le sale espositive, con un focus sulla vita dell’autore. 
  • Percorso “Il museo nel museo”: una visita guidata al Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto che ha sede nella Rocca.

Al momento dell’invio della richiesta di informazioni è necessario indicare il genere di percorso che si preferisce, il numero di partecipanti stimato e il giorno e l’orario in cui si desidera effettuare la visita. 

Cosa vedere alla Rocca di Dozza?

Come accennato nei paragrafi precedenti, la Rocca di Dozza ha subito moltissime modifiche durante gli anni. Essendo nata nel Trecento come fortezza difensiva per poi essere convertita in residenza di nobili famiglie, il suo interno conserva molteplici storie da approfondire.

Il percorso di visita, suddiviso in tre livelli, ripercorre proprio questa trasformazione. È infatti articolato in tre diverse aree tematiche: la fortezza medievale e rinascimentale, la residenza rinascimentale e per concludere la residenza settecentesca. 

All’interno della Rocca di Dozza è perciò possibile vedere:

  • I saloni del piano nobile
  • La sala delle armi
  • I torrioni
  • Le cantine
  • Le prigioni
  • Il pozzo a rasoio
  • La Pinacoteca
  • Il Centro studi e documentazioni del Muro dipinto

Saloni del piano nobile

I saloni del piano nobile della Rocca di Dozza sono ben 10 ed occupano la maggior parte delle aree del castello. Questi saloni erano così chiamati perché venivano abitati dalla famiglia, senza perciò essere utilizzati dalla servitù. La particolarità di queste sale sta sicuramente nei loro affreschi, oltre che nel mobilio, che ancora adesso conserva l’aspetto originale. 

La sala delle armi

La sala delle armi era un tempo una sala utilizzata per offrire un alloggio agli ospiti. Grazie a un recente lavoro di restauro, che ha permesso di recuperare il soffitto ligneo, è stata attualmente riconvertita per mettere in mostra parte degli armamenti rinvenuti all’interno della Rocca stessa. 

I torrioni

I torrioni della Rocca di Dozza spiccano sicuramente per la loro forma massiccia e rotondeggiante. Durante la visita si può salire sulla loro cima, da dove vedere un ampio panorama sui colli, bellissimo soprattutto in primavera. 

Le cantine

Le cantine presenti nella Rocca di Dozza, un tempo utilizzate per conservare i cibi, ora ospitano la sede dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, nata per promuovere il patrimonio vitivinicolo locale. Qui gli appassionati possono scoprire e degustare i vini regionali, ma anche distillati, liquori e persino l’aceto balsamico. Su prenotazione, inoltre, le degustazioni possono essere fatte insieme alla guida di un sommelier.  

Le prigioni

Le prigioni sono una delle aree più antiche della Rocca di Dozza, utilizzate appunto per tenere in custodia prigionieri politici e di guerra. Con il passaggio del castello da fortezza a residenza nobiliare sono state sempre meno utilizzate, ma al loro interno ancora adesso si possono vedere alcuni strumenti di tortura medievali.

Il pozzo a rasoio

Il pozzo a rasoio è senz’altro l’elemento più particolare della Rocca di Dozza. Si tratta infatti di un pozzo profondissimo e con bordi ricoperti di lame dove si dice che Caterina di Sforza fosse solita lanciare i nemici… Ma anche i suoi amanti. 

La Pinacoteca

La Pinacoteca, nonostante le piccole dimensioni, conserva alcune perle dell’arte bolognese. In particolare vi si possono vedere diversi quadri di Norma Mascellani, pittrice vissuta nel ‘900 di cui ancora adesso rimane il murales de “l’isola di san Giorgio” presente a Dozza nella loggia del Municipio. 

Il Centro studi e documentazioni del Muro dipinto

Situato all’interno della Rocca, il Centro studi e documentazioni del Muro dipinto nasce nel 2006 con lo scopo di raccogliere testimonianze del lavoro svolto nel borgo di Dozza per la realizzazione dei suoi famosi murales. Qui si possono vedere circa 150 diversi bozzetti e disegni, tutti legati alle opere poi realizzate nel centro storico. 

Curiosità

Nella sala in cui è situato il pozzo a rasoio, esattamente davanti alla fossa, si trova una cappella dedicata alla Madonna Immacolata. Il motivo della sua presenza è legato al racconto secondo il quale Caterina di Sforza, prima di gettare le persone all’interno, dedicava sempre un momento di preghiera alla Vergine. La donna infatti era nota per avere un carattere particolarmente vendicativo, nonostante verso i figli venisse invece descritta come una persona estremamente amorevole e affettuosa, molto attenta alla loro educazione. 

La storia della Rocca di Dozza

castello di dozza da sotto

La Rocca di Dozza ha un’origine ormai quasi millenaria. La fondazione risale infatti al XIII-XIV secolo, quando per la costruzione di questo edificio venne scelto il punto più alto del colle dove oggi si trova il borgo. La struttura, già ai tempi, rispecchiava infatti la tipica pianta medievale con il Castello posto in cima al centro abitato e le case popolari situate nelle immediate circostanze, tutte intorno alle mura.

Fin da quando venne eretta, la Rocca fu spesso contesa per via della sua posizione strategica tra il territorio bolognese e quello romagnolo, che corrispondeva ai tempi ai confini tra guelfi e ghibellini. Per tale motivo la struttura venne pian piano rafforzata con diversi interventi, avvenuti specialmente nel Quattrocento sotto la proprietà degli Sforza. Fu infatti proprio in quell’epoca che apparvero le torri dalla forma tondeggiante, il ponte levatoio e il fossato ancora adesso visibile. 

Le cose per la Rocca di Dozza iniziarono però a cambiare a inizio del Rinascimento, quando Dozza finì per essere controllata dallo Stato Pontificio. Gli esterni rimasero praticamente immutati, ma l’interno del Castello venne completamente rivisto e ristrutturato, al fine di trasformarlo in una dimora nobiliare con ampi saloni abitabili e cortili.

Ulteriori modifiche vennero infine apportate a fine Seicento da parte del conte Tommaso Campeggi, che aumentò i volumi della Rocca di Dozza allargando ulteriormente la Sala Grande presente al primo piano. Fu proprio lui a compiere gli ultimi massicci interventi di ristrutturazione, lasciando poi nel 1728 il castello in eredità alla sorella Francesca Maria, in quanto rimasto senza eredi e ultimo figlio maschio della famiglia. La Rocca di Dozza venne così abitata dai figli di Francesca, i cui discendenti continuarono a risiedere nella fortezza fino al 1960, anno in cui diventò di proprietà del Comune

Come arrivare

La Rocca di Dozza si trova in Piazza Rocca n 6/A, nel centro esatto dell’omonimo borgo. ll paese rimane ad appena 6 chilometri da Imola e 35 chilometri da Bologna. Per questo motivo la Rocca è molto semplice e veloce da raggiungere in macchina, ma anche con i mezzi pubblici.

In auto

Per chi arriva la Bologna il percorso più veloce da percorrere in auto è l’A14, da dove bisogna poi prendere l’uscita per Castel San Pietro Terme. Da qui ci si può ricongiungere verso la via Emilia, prendendo poi il bivio per Dozza. Se invece si parte da Imola è sufficiente prendere fin da subito la via Emilia, imboccando dopo pochi chilometri via Calanco fino ad arrivare al borgo. 

Una volta giunti a destinazione, i parcheggi più vicini alla Rocca di Dozza sono:

  • Parcheggio in Piazza Fontana, dove sono presenti anche alcuni spazi per i camper
  • Parcheggio Baroncini, in via Calanco 10
  • Parcheggio del Campo Sportivo, posizionato nei pressi del retro della farmacia Lanzoni 

In autobus

Chi si muove in autobus può approfittare del collegamento della linea 101, indipendentemente dal fatto che si parta da Imola o da Bologna. In entrambe le direzioni è infatti presente la fermata “Piro Piro” da dove poter poi prendere la coincidenza con l’autobus 147 che porta all’ingresso del borgo di Dozza.  

Dato che gli orari possono subire variazioni in base ai giorni e ai periodi dell’anno, consigliamo sempre di consultare prima il sito dell’azienda pubblica di trasporti locali TPER

In treno

Dozza non dispone di una stazione ferroviaria. Le più vicine sono quelle di Imola, ben collegata con Bologna, e Castel San Pietro Terme. Arrivando qui si può raggiungere la Rocca di Dozza utilizzando le linee degli autobus o, in alternativa, i taxi.

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